Read Vorrei morire ma solo per far dispetto alla badante Italian Edition eBook massimo boccuzzi

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La vecchiaia è brutta ma l'alternativa è senz'altro peggiore. E' questa la realtà.
D'accordo, c'è sempre la speranza di entrare nel mito dei rari centenari che non hanno mai visto un medico in vita loro. Un mito, appunto, come il sogno di ricevere un'eredità milionaria all'improvviso o raggiungere Marte con un'utilitaria per fare una passeggiata cosmica.
Invece la fragilità è sempre in agguato. Quella dei nostri genitori, che invecchiano tra mille esigenze di assistenza, e la nostra che, già un po' avanti negli anni, non sempre riesce a dare tutte le risposte necessarie. Così, prima o poi, ci troveremo a fare i conti con una badante.
Questa figura professionale è tra le più misconosciute. Tutti sappiamo cos'è e a cosa serve, ma quasi nessuno che non ne abbia fatta l'esperienza diretta, sa che cosa significhi veramente. Interiorizziamo, spesso terrorizzati, terribili leggende di seconda mano che narrano in mille versioni i peggiori difetti che si possano attribuire a una sola persona umana. Mentre, in cuor nostro, al momento del bisogno, siamo portati a idealizzarne una sul modello – mai provato dalla scienza ufficiale – del nuovo angelo del focolare domestico. Stranamente ci troviamo a scoprire che sono proprio i nostri anziani a saperne di più su badanti e convivenze, attraverso una rete informativa talvolta più efficiente di internet i mille discorsi fatti con gli altri anziani e i resoconti dettagliatissimi di chi una badante ce l'ha già, compresi i costi da sostenere e gli inevitabili disagi da affrontare. News di prima mano, insomma, ben sintetizzati dal titolo di questo manualetto, preso in prestito da un anziano che la sapeva lunga, anche in fatto di autoironia.
Perché inserire una badante in casa è un po' come combattere una battaglia, quasi sempre perdente peraltro, e che per non vivere anni di amarezze e frustrazioni è bene cominciare a familiarizzare con l'idea che la badante perfetta non esiste e se esiste non è toccata a noi. Apprezzando, in egual misura, quello che la badante fa al posto nostro e sorridendo, per quel poco che conta, di come anche le peggiori tragedie possano nascondere un lato più leggero e ironico. Nella consapevolezza logica che le badanti, come tutte le persone di questo mondo, hanno i pregi e i difetti di chiunque altro e che quello che odiamo di loro – più che doverle talvolta faticosamente stipendiare e accogliere nelle nostre case – è il nostro averne bisogno.